Tessendo la trama sull’asse del tempo

Per incrociare la storia della malattia con quella
famigliare l’idea è stata quella di giocare
muovendosi sull’asse del tempo, saltando ora avanti ora indietro in un
equilibrio calibrato fra il presente
di Oltre il Mio Destino, che in
realtà è già passato, il passato,
che ha diversi gradi di lontananza sulla base del legame dei ricordi e il futuro, che è anteriore e di fatto già
passato.
Vi sembra complicato?
Tutt’altro.
In realtà è molto semplice e snella come struttura: Elena
racconta in prima persona una storia passata, e chiusa, come se la stesse ri-vivendo
in diretta ora, perciò tutte le
scansioni temporali partono da questo “rivivere un momento”; quello che a
quel tempo, un arco temporale di tre anni a partire dal 1999, era futuro oggi è
passato, persino la fine quando è stata scritta era già passata, archiviata e
superata.

Barbara
Immagini My Flick Albums (Barbara Saccagno)
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