12/04/16

Auguri!

"Tutto è bellezza per me.
Perché io posso essere qui per te, ogni giorno"

Testo tratto da Oltre il mio destino, p. 381







Auguriamo a tutti un Natale portatore di fserenità ed un nuovo anno pieno di speranze, felicità e progetti per il futuro prossimo!


Elena e Barbara












Felafel di Elena con salsa allo yogurt

                                                  Ingredienti 6 persone


Ceci secchi 500 gr (da lasciare a bagno 12 ore per ammollarsi)
Sale e pepe qb
1 cipolla bianca
1 spicchio d'aglio
cumino in polvere o da tritare (a piacere)
prezzemolo
curry a piacere
olio di semi per friggere

Procedimento

Ammollare i ceci la notte precedente.
Scolarli e farli asciugare benissimo su un panno (lasciarli asciugare qualche ora e poi tamponarli bene con un panno)
Inserire nel mixer i ceci asciutti, con la cipolla, l'aglio, il cumino se è essiccato da tritare, tritare tutto sino a che si ottiene un composto sabbioso.

Mettere in un recipiente e aggiungere le spezie (cumino, sale, pepe, prezzemolo e curry qb e a proprio gusto).
Mescolare bene e coprire con la pellicola trasparente, lasciandolo riposare in frigo per un'ora circa.

Se dopo aver riposato in frigo il composto risulta ancora troppo acquoso e non si amalgama aggiungere pangrattato o farina di ceci qb.

Realizzare piccole palline sferiche con il composto.

Friggerle in abbondante olio bollente a fuoco vivo finché risultano ben dorate, scolarle, asciugarle in carta assorbente e sono pronte da servire!



Per la salsa allo yogurt

Ingredienti

Yogurt greco
Erba cipollina (essiccata o fresca) a piacere
Cipolla a piacere (solo se piace)
Olio EVO
Sale qb

Nel vasetto dello yogurt mescolare sale, olio ed erba cipollina sinché non risulta ben amalgamato, per chi vuole aggiungere la cipolla tritarla a parte e mescolarla al composto ottenuto.
Lasciare riposare circa 30 minuti e servire con le Felafel, un ottimo condimento, sano e leggero!

Potete anche utilizzarlo con carne e verdure!

Buon appetito.


Elena






Pane alle noci


                                 Ingredienti



500 gr farina tipo 1
330 ml acqua tiepida
50 ml olio EVO
1 cucchiaino di miele
1/2 cubo di lievito di birra fresco
10 gr sale
Noci qb

                                 Procedimento

In un tegame mescolare la farina con il sale e olio ed amalgamare bene.

In una ciotola a parte versare l'acqua tiepida e far sciogliere il lievito con un cucchiaino di miele sinchè sarà sciolto, poi aggiungere il tutto nel tegame e mescolare a mano fino ad ottenere un impasto omogeneo e morbido.

Se l'impasto risultasse troppo appiccicoso aggiungere farina qb per arrivare alla giusta densità.

Ad impasto pronto aggiungere le noci, sgusciate e pulite, e procedere a reimpastare il tutto.


Lasciare lievitare l'impasto circa 3 ore sulla carta forno all'interno del forno spento.

Preriscaldare il forno a 190° e quando caldo infornare il composto per circa 35 minuti.

Tutto il gusto dell'inverno!


Elena




Polpette di cavolfiore

                                                                                   Ingredienti 

1 cavolfiore 

5 patate 
Olio EVO
Sale pepe qb
Prezzemolo tritato (congelato)
Pangrattato 


Procedimento

Lavare e tagliare a pezzi il cavolfiore e le patate.


In una pentola far bollire l'acqua, salare con un pò di sale grosso.
Ad ebollizione i cavolfiori e le patate fino a cottura.

Una volta pronti scolate e lasciate raffreddare.

Una volta raffreddati, mettere in un tegame i cavolfiori e le patate insieme, schiacciare le verdure con una forchetta fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungere il sale pepe prezzemolo.

Se il composto risultasse è troppo molle aggiungere pangrattato quanto basta per addensarlo a sufficienza.

Con due cucchiai fare delle polpette, tipo knell, passarle nel pangrattato per ottenere una lieve impanatura.

Infornarle a 180° per 15 minuti a metà cottura girare le polpette.



Bon Appétit!

Elena





Balmuccia, un teatro e le donne della penna



Ci sono tanti modi di vivere l'08 marzo ed infiniti per passare un pomeriggio di azzurro intenso.

Noi abbiamo avuto la fortuna, ed il piacere, di essere invitate dalla nostra cara compagna di viaggio Piera Mazzone, direttore della biblioteca Farinone Centa di Varallo, a partecipare ad pomeriggio speciale dedicato alle Donne della Penna nella splendida cornice del teatro sociale di Balumuccia.

 Amici cari, un vero gioiello architettonico nascosto che ho avuto il piacere di scoprire in un'occasione speciale. 

Il teatro sembra essersi cristallizzato nel 1877, anno della sua inaugurazione: appesi alle pareti ottoni e locandine storiche arricchiscono gli affreschi, chiudendo gli occhi si poteva udire il frusciare degli abiti 'della festa' indossati dalla gente del paesello per le serate "a teatro"; è un affresco del Paese appena unificato, quell'Italia che voleva crescere attraverso la socialità condivisa che portava sin nei luoghi più sperduti spazi sociali dove convivere, rafforzando il senso di comunità. 

Davvero una sorpresa che mi ha lasciato incantata, non lo conoscevo e già solo per questo "Val bene una messa" , come diceva Enrico IV di Navarra.

Sul palco, poi, è stato bellissimo, una scenografia a salotto facilitava la famigliarità fra le penne al femminile, voci della Valsesia Montana che dialogavano in un ritmo morbido fatto di intrecci di note diverse per creare una melodia ricca di sfaccettature ed emozioni, accompagnate da musica e parole del poeta e cantautore Pierangelo Pitto.

Un viaggio d'atmosfera che ha coinvolto pubblico e relatori che insieme hanno navigato fra i ricordi della vita di oggi e dell'altro ieri, quello che oggi ci pare lontano anni luce eppure è ancora vivo nelle nostre tradizioni e nelle nostre esistenze: ci siamo messi allo specchio per un raffronto, incontro, scontro fra li Nord ed il Sud dello Stivale attraverso la storia di famiglia, vita vissuta e narrata da Maria Augusta Galletti, penna felice custode del tempo che fu; immedesimate nelle pagine intense della storia di Elena, la forza e la speranza condite da qualche intermezzo divertente, perché un sorriso cambia il senso ad una giornata; divertite con le mordaci, argute e satiriche parole delle canzoni vernacolari del Carnevale, da qualche anno aperte anche alla vivacità femminile. Gustosi ritratti sociali che partono dai fatti del mondo per arrivare sino a quelli del rione, scritti con la salacità di espressioni dialettali - che non rendono nella traduzione in lingua italica - che sanno creare tocchi di ironia pungente eppur garbata. 
E che dire della bibliotecaria di Campertogno che ligure scrive in perfetto dialetto valsesiano? 
Meraviglia dell'amore profondo per la cultura, che è ciò che siamo, siamo stati e saremo. 

La sensibilità e la professionalità di Piera ad orchestrare con maestria e partecipazione questo coro polifonico in rosa, con il suo tocco delicato e sapiente ha creato l'armonia e la compartecipazione vivida che ha creato cultura, scambio e condivisione.

Contente di aver avuto l'onore di parteciparvi. 
Che dirvi di più ?

Ah , per noi anche un regalo in più, la piacevole sorpresa di realizzare un'intervista per Oltre il Mio Destino con la giornalista Lorella Morino, per Obiettivo Valsesia webtv, che ringraziamo tantissimo per averci dato questa preziosa opportunità creando le condizioni per realizzare il video in tempi strettissimi, grazie anche a Giovanni, il cameramen.

Non possiamo che ringraziare le tante persone meravigliose che incontriamo sulla nostra strada!

Barbara



Io ed il Dottor Sa'Id oggi a confronto

Care amiche e cari amici,

oggi con un po' di emozione vi racconto del mio ritorno dal mio caro ginecologo francese per una visita di controllo di routine dopo qualche anno di assenza, chi ha letto il libro sa che sto parlando del brillante dottor Sa'Id al quale tanto devo: la mia vita! (eccoci sorridenti in selfie)


Beh, vi confesso che sono stata felice della sua accoglienza calorosa, appena mi ha vista mi ha regalato uno dei suoi bellissimi sorrisi, salutandomi come se il tempo si fosse fermato in quella "famigerata" sala d'aspetto che ho descritto in dettaglio nel mio libro.

Vi dirò, sono stata sorpresa di non ritrovare sul suo bel volto gioviale i suoi eleganti baffi e di vederlo  un po' invecchiato - ma io pure lo sono -, il tempo fisicamente cambia tutti noi ma, per fortuna, il suo carattere folle e divertente è rimasto immutato.


Quando è stato il mio turno si è affacciato sulla soglia per invitarmi a seguirlo - proprio come allora, non ha cambiato le sue abitudini professionali - accogliendomi con un lungo abbraccio prima di introdurmi nel suo studio - per me luogo di "ansia e paura" -, certamente comprenderete perché lo considero un membro di famiglia, un caro zio o un secondo padre.

Incredibile, là tutto era restato immutato, un tuffo nei miei dolorosi ricordi...

                                                                                                    Lo studio di Sa'Id e i suoi idoli...

Ah no ecco, ad esser precise, una piccola  innovazione tecnologica l'ha adottata: una super sedia ginecologica motorizzata che da terra si eleva automaticamente all'altezza del suo viso, dotata di telecamera per seguire in diretta la visita, sembrava un'astronave! 
Sempre un passo avanti il mio caro "Sa'Id".

Durante la visita abbiamo chiacchierato come se il tempo non fosse passato, mi piace molto la sua abitudine di distrarre le pazienti ciarlando in modo informale, rilassa e scarica la tensione. Gli ho raccontato che sta diventando famoso grazie al libro che ho scritto ma, con mio scanto, lui lo sapeva già!

Sorridendo mi ha confessato che la madrina di mia figlia gli aveva spifferato la notizia e quindi era al corrente di Oltre il Mio Destino.
Uffa! Io volevo fargli una sorpresa e l'ha fatta lui a me.

Il mio caro dottor "Sa'Id" mi ha espresso la sua gioia nel sapere che io avevo avuto la forza di raccontare la mia storia perchè è un atto di coraggio importante e a distanza di anni mi ha confessato in tutta onestà quello che allora aveva taciuto, proprio perché doveva darmi la forza ed il coraggio per lottare contro la malattia. (le scale...)

Pensate, mi ha detto: “Ti ricordi cara il primo giorno che sono venuto a vederti in ospedale da cosciente dopo la prima operazione - eccome se me lo ricordo ma mi ha piacevolmente stupito che ha distanza di 15 anni lui se ne ricordasse! - ? Eri così solare”, eh, ho pensato io, con quello che avevo mostrato allora... (se vi incuriosisce, tutto è raccontato nel libro).

Parlando del libro ho voluto sottolineare che per me è importante aiutare gli altri con la mia storia, per infondere forza e speranza a chi è stato, è o è vicino a chi soffre di tumore - o di altre gravi malattie -, "Sa'Id" mi ha risposto "sono fiero di te, fai bene a seguire questa strada, il tuo coraggio è un grande esempio".

Sono stata felice di sentire dalla sua voce queste parole, di sapere che mi ha sempre considerata una ragazza molto coraggiosa, perchè affrontare tutte le dure prove che ho dovuto sostenere non era per nulla facile, da ammirare per la mia determinazione e per la mia forza: è stata un'emozione intensa e grande, soprattutto quando ha aggiunto che allora nessuno di loro avrebbe scommesso con sicurezza sulla mia vita.

Questo durante la visita...
Certo, se devo proprio dirvi, io non ero proprio nella posizione più elegante e comoda, insomma fate voi nella poltrona del ginecologo...
Ho fatto anche il pap test, giusto per togliersi ogni dubbio, è fondamentale la prevenzione!

Per fortuna, era contento di trovarmi in forma - e io di sentirglielo dire, ho sempre un po' d'ansia quando finiamo il controllo, potete ben immaginare... -.

Rieccoci uno di fronte all'altra alla sua famosa scrivania davanti al mio voluminoso dossier clinico (sarà stato spesso 20 cm!). 
Divertente vederlo scartabellare fra carte e fogli medici sbuffando scherzosamente, ha deciso di fare pulizia di primavera e passando in rassegna i documenti si lasciava sfuggire esclamazioni buffe: “Olàlà ma poverina hai fatto pure questo? Parigi? - non si ricordava più ma io mannaggia sì, mi ci avevano mandato loro! - Ma pure da questo ti abbiamo mandata? Davvero?” - aveva scordato parte del il mio iter clinico ed è rimasto sconvolto rileggendolo - Mia cara Elena ti abbiamo fatto fare proprio di tutto, poverina hai avuto un grande coraggio, non è stato facile!”.

Osservandolo alleggerire il mio dossier davanti ai miei occhi come in un video ho rivisto il mio lungo e travagliato periodo di malattia con le molte dure prove che ho dovuto sostenere e mi ha tolto il fiato.
Capirete perchè mi è rimasta la paura di ricaderci...


Non potevo certo congedarmi senza una fotografia ricordo per farvi conoscere il mio super ginecologo, curiosi di scoprire il vero volto di Sa'Id? 
Chissà come l'avete immaginato?

Et voilà amiche ed amici cari, la mia visita è stata un tuffo nel passato, per mia fortuna questa volta è stato piacevole e senza brutte sorprese.
Bello ritrovarmi faccia a faccia con il mio medico al quale devo la vita, lui mi ha operato due volte e non mi ha mai abbandonata un solo attimo durante la mia malattia, sempre infondendomi forza e coraggio con il sorriso solare, l'affetto e l'ironia.

Un buon medico è davvero un aiuto prezioso!


Il mio è davvero speciale, parola di Nina/Elena.



Elena



I miei angeli




Piadina vegetariana



Ingredienti per 4 persone





















400 gr di ceci in barattolo

1 cavolfiore piccolo

1 spicchio d'aglio

1 cucchiaino di cumino

1 cucchiaino di curry

Sale & pepe

1 limone

250 gr carote

1 cipolla

250 gr di yogurt

Insalata qb

1 vaschetta di Champignon de Paris

Prezzemolo qb

1 avocado

Olive nere qb

Olio EVO

4 piadine


Preparazione


Accendere il forno a 220º per pre riscarldarlo.

Far sbollentare il cavolfiore per circa 8 minuti.

In un tegame che va in forno tritare finemente l'aglio, aggiungere i ceci lavati e ben sgocciolati, il cavolfiore tagliato a pezzetti, il curry, il cumino, il sale, il pepe e il succo di limone. Mescolare bene il tutto, infornare (forno caldo) per circa 20 min.

In una pentola antiaderente mettere un po' d'olio di oliva extra vergine e buttare i funghi, farli cuocere velocemente, quando sono cotti aggiungere il prezzemolo tritato.

A parte sbucciare e tritare carote e cipolle, farle rosolare per 5 minuti in una padella con un pò d'olio, aggiungere 6 cucchiai d'acqua, coprire e far cuocere per 10 minuti a fiamma bassa. Una volta cotto ridurre tutto in purea e far intiepidire, poi aggiungere a yogurt, sale e e pepe.


Sbucciare l'avocado eliminando il nocciolo; poi ridurre in purea la polpa insaporendola con sale, pepe, olio d'oliva e limone qb.


Riscalda le piadine in forno. Farcire le piadine calde con la salsa allo yogurt arricchita da carote e cipolle, l'insalata, i ceci, il cavolfiore, i funghi, le olive e la salsa avocado, poi arrotolate e degustatela: un vero piacere per il palato!
Elena



Purea di piselli




Ingredienti 

1 Kg di piselli surgelati (o freschi quando è stagione)
1 arancia
Prezzemolo fresco qb
Zenzero fresco a piacere
Sale & pepe
Olio EVO

Preparazione

In una pentola fare bollire acqua a sufficienza, al bollore salare e versare i piselli surgelati quando saranno cotti scolare.                                                                                                                               Far raffreddare i piselli. Una volta tiepidi inserirli nel frullatore ed unirli con lo zenzero fresco, il succo dell'arancia spremuto, prezzemolo arance,prezzemolo, sale e pepe a piacere ed un filo di olio EVO e mixarli sino ad ottenere un composto omogeneo.

Et voilà, in pochi semplici passi la crema di piselli è pronta da gustare, ottima credetemi!


Elena