COMUNICATO STAMPA
IN Biblioteca a Varallo, sabato 5
dicembre:
OLTRE IL MIO DESTINO
di Elena Macchiorlatti
Non
è stata una semplice presentazione di un libro: sabato 5 dicembre nella Sala
Conferenze della Biblioteca Civica “Farinone-Centa”, Elena Macchiorlatti, ha
portato la propria esperienza di vita, di “miracolata”
a detta dei medici che attraverso cure mirate le hanno salvato la vita, quando
a ventisette anni scoprì di avere un cancro all’utero al IV stadio.
Il
romanzo autobiografico: “Oltre il mio
destino”, scritto in collaborazione con Barbara Saccagno, che ha
trasformato in parole i sentimenti, le emozioni, la rabbia e le speranze di
Elena Macchiorlatti, ha come protagonista Nina, una “tigressa”, come si è definita Elena, per il suo carattere deciso ed
irruento, forgiato dalla danza, una disciplina artistica che richiede molta
disciplina. Nina si è costruita un carapace per proteggersi, ma il suo animo ancora
oggi, dopo diciassette anni, fatica a far riemergere quell’esperienza tanto dolorosa:
“Il dolore fisico si supera, quello
morale invece riaffiora e terrorizza la possibilità che possa ripresentarsi, ma
per scrivere il libro ho dovuto rivivere quello che avrei voluto dimenticare,
ed è stato qualcosa che mi ha commossa, ma anche destabilizzata. Il tumore mi
ha isolata dal mondo: di tutti coloro che si erano professati amici solo tre mi
sono rimasti accanto, per fortuna avevo la mia famiglia e mia figlia Giulia,
che non volevo neppure pensare che crescesse senza mamma. I dottori per me sono
stati dei veri e propri angeli, tranne l’oncologa che non ha mai avuto parole
di speranza, mentre la comunicazione e l’empatia sono molto importanti nel
difficile cammino della guarigione”.
Per
Barbara Saccagno questa collaborazione è stata: “Un viaggio complicato, con il timore di non riuscire a rendere quello
che Elena mi raccontava, per questo spesso mi sono servita di metafore. Abbiano
vissuto per un anno e mezzo a stretto contatto e si è creato un legame profondo”.
Tra
le numerose persone che affollavano la sala si leggevano emozioni contrastanti:
qualcuno riviveva il dolore provato direttamente. o attraverso una persona
cara, altri stavano combattendo contro la malattia e trovavano nell’esempio di
Elena, sempre sorridente, un motivo in più per lottare e non arrendersi.
Elena
ha risposto anche ad alcune domande del pubblico, concludendo proprio con un
messaggio di speranza: “Dal tumore si
guarisce, ma bisogna crederci, lottare, non tutti ci riescono perché occorre
anche un po’ di fortuna, ma bisogna sempre essere positivi”.
Da
chi aveva già letto il libro, sono emersi giudizi molto positivi: insegna la
capacità di resistere, l’umiltà di farsi aiutare e anche la fortuna di avere
avuto accanto un padre che ha fatto il padre, cosa molto singolare, perché
spesso le figure maschili di fronte alla malattia si defilano.
Dialogando
con l’Autrice è emersa anche la sua Fede, che ha contribuito ad aiutarla quando
ogni speranza pareva perduta: l’adesione a gruppi di preghiera, la fiducia
nella Madonna e in Padre Pio le hanno consentito di superare momenti di
assoluto sconforto e hanno dato un senso a ciò che stava accadendo.
“Domani
andrà meglio”: questo è il messaggio, apparentemente semplice, ma in realtà
carico di futuro, che scaturisce dall’aver già avuto in dono un giorno in più.
L’invito
è dunque quello di leggere questa bella storia, perché è vera, lasciandosi
coinvolgere senza pregiudizi.
Il libro sarà
presentato nuovamente venerdì 18 dicembre, alle ore 21 al Centro Sociale di
Serravalle.
Piera
Mazzone
Direttore
Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo
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